lunedì 31 dicembre 2007

2008 auguri

2008 AUGURI A TUTTI
da Irene

e in particolare a:
apocalypseblog – Nel silenzio crescono i pensieri migliori che fanno migliori le persone. E’ questo che provo sempre leggendo il tuo blog. Auguri
da Andrea – Semplicità, equilibrio, dolcezza… tutto quello che sento entrando nel tuo blog diventa un augurio per il tuo nuovo anno!
fabio – Ti ho conosciuto da poco e già mi hai tra le tue lettrici affezionate. Un augurio di continuare ad essere, il fabioletterario che sei
fedix – vola in alto sempre come il tuo aquilone, auguroni!!!
Glauco – Sai che le vignette di BC, anche se nel silenzio, sono sempre dedicate a te per rubarti un sorriso! Auguri per il nuovo anno
il blog di Grissinen – Un augurio perché tu possa sciogliere un po’ di ghiaccio alle “viennesine carine”, un augurio perché tu riesca ad avere un anno dolcissimo come il tuo blog
Il corsaro amaro - Non diventare troppo amaro però… Buon dolce 2008!
La coniglia - Ma non ti fermi mai? Auguri di continuare a zampettare veloce, felice e contenta nel tuo futuro, buon anno anche al coniglio che zampetta con te! Ciao 2008 carote
LauBel e Armandrex - ... e a voi che ve ne state in vacanza tanti blog-auguri
mafalda 77 - Mi sa che si prospetta un 2008 ricco di tanti progetti belli belli, quindi carissimi auguri
maricri – cara dolce mammina doppi auguri a te per l’anno speciale che stai per affrontare
moticanus - auguri per questo 2008 tutto da riempire… gioca tanto tanto e non correre…cavoli sono così giovane e già mi sento quasi una madre supplente, aiuto!!! ;o) ! auguri
Pensieri... parole... - Sta viaggiando direttamente verso il tuo blog una valigia carica di auguri… o mamma, speriamo che non la perdano! :O)
popale – come non augurarti un grande-grande-grande 2008, pieno di armonia e tanta dolcezza (e anche tanti dolcetti) auguri alla tua famiglia
Valeh - Al blog più simpatico che ci sia e alla sua autrice tanti auguri
viva el barça - Lasci un anno carico di emozioni, forza, tenacia e tante soddisfazioni, ti auguro altrettanto e ancora di più per il prossimo anno. Ciao
signor ponza - Al genio dei post più strambi, auguro di non aver bisogno del Lisomucil! Auguri
e ancora augurissimi a tutti quelli che passano nel mio blog: giovanna , cristian , d, il blog di Daniel, living in Venice...

sabato 29 dicembre 2007

Quando gli uomini portavano i tacchi

Oggi giornata dedicata alla cultura: visita al Museo Correr di Venezia, proprio in Piazza San Marco. I turisti in Piazza sono sempre tantissimi, ma basta entrare in un museo e si ritrova la tranquillità. Non sto ad elencare tutte le meraviglie racchiuse nelle sale di questo fantastico Museo in quanto un giro in Internet sul sito Musei Civici Veneziani, vi darà un’ampia illustrazione di ciò. Basti pensare che un intero piano è dedicato alla storia della Repubblica Veneziana e i dipinti su tavola sono appesi in sequenza cronologica permettendo così di rintracciare l’evoluzione della pittura veneziana.

E’ impossibile non rimanere colpiti nell’osservare che l’apparire era di fondamentale importanza in quel periodo (e oggi?!) e di conseguenza intere fortune erano dissipate per parrucche, gioielli, abiti da ballo e per il teatro…fra gli accessori sono comprese borse, ventagli, cappelli, guanti etc. Fra i tanti oggetti la mia attenzione è andata sulle scarpe. Ragazzi che scarpe, piccole opere d’arte… e i tacchi, ebbene sì, gli uomini portavano i tacchi. Molto abili se si pensa che con quei tacchi camminavano a Venezia su e giù per i ponti, tra le calli con i marciapiedi in pietra che a quel tempo poi erano piastrelline in cotto e quindi non proprio belli lisci. Ecco forse perché poi “loro” (gli uomini) si sono fatti furbi e hanno optato per la scarpa comoda; “noi” (le donne) invece siamo ancora tentate per il bell’aspetto a portare quelle “armi legalizzate” ai piedi che dovrebbero renderci più slanciate, belle, attraenti, anche sexy, ma pur sempre doloranti.

venerdì 28 dicembre 2007

venerdì 21 dicembre 2007

Non posso non pensare...

Non posso non pensare che la nascita di Questo Bambino, che ci ha lasciati liberi di sceglierlo o no, ha rivoluzionato la cultura, il pensiero, ha ispirato grandissimi scrittori, poeti, scultori, pittori le cui opere tutt'ora invadono il nostro essere, ha portato l'uomo ad innalzare opere architettoniche meravigliose che svettano verso il cielo e che noi, da semplici turisti, continuiamo ad ammirare.


Non posso non pensare che in questo periodo non nasca "qualcosa" anche dentro di me, insieme alle mie contraddizioni, ai miei limiti, alle mie paure, "qualcosa" che mi porti a trovare lo speciale nella mia quotidianità, che mi porti a reagire, ad arrabbiarmi verso i suggerimenti che anche il telegiornale dà sui regali di Natale, regali poi che offendono chi vive nella sofferenza e nella fatica di arrivare a fine mese. "Qualcosa" che mi porti a donare un po' del mio tempo alle persone anziane che vivono accanto a me, che proprio in questo periodo di festa, la loro solitudine, si fa ancora più tremenda e pesante. Che nasca quel "qualcosa" che mi permetta sempre di tener presenti i veri valori della vita.
UN AUGURIO A TUTTI DI TANTA SERENITA'
BUON NATALE

giovedì 20 dicembre 2007

lunedì 17 dicembre 2007

La masseria delle allodole

Antonia Arslan - Edizioni Rizzoli
Antonia racconta la storia di una famiglia armena che nel maggio 1915 viene distrutta: gli uomini e i bambini maschi sono trucidati dai turchi e per le donne inizia un'odissea segnata da umiliazioni e crudeltà. La masseria delle allodole getta luce sulla storia di un popolo vittima del primo genocidio del ventesimo secolo, sopravvissuto grazie al coraggio delle sue donne straordinarie.

Questo libro mi è stato consigliato da una "grande" amica di famiglia che passa silenziosamente a curiosare nel mio blog, cercando tra i miei post qualche libro che possa incontrare il suo gusto e sollecitare la sua voglia di leggerlo. In fondo è proprio questo lo scopo di questo blog.
E' un libro piccolo, di poche pagine rispetto ad altri che mi sono passati tra le mani ultimamente, ma è carico di intensità e dolore.
Ecco come inizia il libro:
"Prendemmo la strada sotto i portici per andare al Santo. Era il 13 di giugno, il giorno del mio onomastico. Pioveva, e io non volevo muovermi, ma il nonno Yerwant, il patriarca a cui nessuno disobbediva, aveva detto: «E ora che la bambina conosca il suo santo. È già quasi troppo tardi, ha cinque anni. Non sta bene far aspettare i santi. E dovete portarcela a piedi». Lui ci avrebbe raggiunto con la sua automobile Lancia, e con Antonio, l'autista. Così, percorsi con la zia le due lunghe strade porticate che conducono alla basilica, con la zia Henriette, piccola piccola, dal gran naso armeno e dai lucidi capelli neri a caschetto, che aveva molti segreti e se li teneva stretti, non portava mai tacchi bassi e non permetteva che aprissi la sua borsetta. Neppure lei era contenta dell'ordine del nonno: aveva caldo, aveva "quasi" mal di testa, pensava ..."
LILIANA L'HA LETTO, E TU? VOTO 10

L'antichissimo mondo di B.C. 5


giovedì 13 dicembre 2007

Grande Clara Mitica Clara


UNIVERSITA’ CA’ FOSCARI –VENEZIA
SCIENZE E TECNOLOGIE CHIMICHE PER LA
CONSERVAZIONE ED IL RESTAURO
VOTO 110 e lode
Udite, udite… da oggi abbiamo una nuova dottoressa in chimica del restauro. I tuoi pazienti non si lamenteranno mai, cara Claruccia. Ben arrivata al tanto ambito traguardo e… dopo qualche giorno di meritato riposo… buona partenza per la specialistica.

sabato 8 dicembre 2007

un po' di calore...

Puntualmente "è apparso" in casa mia il presepe, rigorosamente fatto a mano e anche l’Albero di Natale che in ogni addobbo racchiude un pezzo della mia vita.




A Natale, in famiglia, abbiamo un particolare appuntamento: ritrovarci per costruire insieme qualcosa da appendere all’Albero. Ed ecco di anno in anno, a partire dai miei due anni, gli addobbini sono aumentati e quando li appendo è sempre un ritornare al mio passato, a quel momento così semplice e vero di intimità e condivisione. Per noi ritrovarsi è importantissimo, come il non avere la TV in cucina, che ci permette alla sera, unico momento che siamo tutti insieme di parlare della giornata, fatta di attimi, di istanti, anche di routine, ma sempre diversa nelle emozioni provate. Anche questo significa essere famiglia. Anche questo è Natale...

venerdì 7 dicembre 2007

mercoledì 5 dicembre 2007

Da 0 a 42,195 Km

Daniele Tenerani
L'idea, la preparazione, gli imprevisti, la fatica, la gioia, l'entusiasmo.
Tutto quello che ho vissuto per diventare, il 4 novembre 2007, un New York City Marathon Finisher.

E come non presentarvi questo libro del mio "amico di blog" che come dice nel suo titolo, ha inseguito e raggiunto un sogno, sogno questo che è stato anche al punto di essere distrutto, ma lui con forza e tenacia è riuscito a conquistare quello che aveva in mente. La foto che lo ritrae a testa china mentre varca il traguardo dà l'idea di quanta passione, gioia e soddisfazione abbia provato in quel momento raggiungendo quel mitico 42,195° Km. Grande Daniele.

Ecco dove trovare il suo libro
http://stores.lulu.com/danieletenerani

Ecco dove trovare Daniele
http://vivaelbarca.blogspot.com/

sabato 1 dicembre 2007

Il libro blu delle coccole

Bradley Trevor Greive

Ed Mondadori

Tante volte è difficile trovare le parole giuste per esprimere i nostri sentimenti più profondi.
Bradley Trevor Greive ci riesce con questi libricini, commentando con grande dolcezza, ottimismo e serenità le fotografie di animali che, tra smorfie, posizioni più strane e boccacce, riescono a farci scappare un sorriso.
Infatti è impossibile rimanere freddi e “musoni” mentre si sfogliano queste paginette.


Ecco un assaggino: Elenco quelli presenti nella mia libreria: Il senso della vita; Coccoliamoci; Oh mamma; Cara mamma; Caro papà. Sicuramente ce ne sono altri.

IO L’HO LETTO... E TU? VOTO 10 per la simpatia

mercoledì 28 novembre 2007

domenica 25 novembre 2007

Toons travel





Oggi voglio segnalare un sito molto simpatico. Coinvolge chi ama fotografare, viaggiare e soprattutto chi ha voglia di giocare.

Io naturalmente, mi ritrovo in tutte queste tre cose.
Infatti si tratta di fotografare il pupazzetto di cui siamo più affezionati, nei vari luoghi che visitiamo. Mi ricorda molto il film Il favoloso mondo di Amelie dove c’era lo gnomo da giardino che veniva fotografato in giro per le varie città.

Il mio toons si chiama “La Peluscia”, cicogna acquistata a Colmar in Alsazia, made in France, costo €1,30.
In ogni viaggio lei mi accompagna e poi…inizia il gioco…!!!

mercoledì 21 novembre 2007

domenica 18 novembre 2007

La grammatica di Dio. Storie di solitudine e allegria

Benni Stefano
Feltrinelli – I narratori


Ed ecco l’ultimo libro di Stefano Benni, già messo in lista tra i libri che devo leggere perché immagino che anche in questo riesca a mescolare la sua spiccata ironia con la realtà.
Personalmente sono sempre incantata dal modo di giocare con le parole che ha questo scrittore; usa il lessico trasformandolo in qualcosa di “strano”, ma terribilmente coinvolgente, con le sue associazioni poi che rende sempre unico tutto il suo scritto. Sicuramente in questo libro non troverò la “Luisona” del Bar Sport, o “la creazione” di Elianto, ma so già che non rimarrò delusa dal suo modo di narrare.
Alcuni suoi libri: Bar Sport, Achille piè veloce, Saltatempo, La Compagnia dei Celestini, Elianto, Margherita dolce vita, tutti della Feltrinelli.

DA LEGGERE - VOTO ?
Ora sono bloccata con la lettura de "Il Ciclo di Shannara - Terry Brooks" (643 pagine alla fine su 1313)

venerdì 16 novembre 2007

L'antichissimo mondo di B.C.

In un mercatino ho trovato questo libro L'ANTICHISSIMO MONDO DI B.C. di Johnny Hart - Arnoldo Mondadori Editore - pubblicato nel 1965 - V edizione 1967 -
Vi propongo alcune strisce perchè per me è stata una meravigliosa, divertente "scoperta".

lunedì 12 novembre 2007

Mauro Corona


Dopo aver parlato del Vajont come non invitarvi a conoscere questo incredibile artista.
Mauro Corona di Erto, dove possiede il suo laboratorio, è uno degli scultori lignei più apprezzati d’Europa. Alpinista e arrampicatore ha aperto trecento nuovi itinerari di roccia sulle Dolomiti d’Oltre Piave.
E' anche un eccezionale scrittore, ecco l’elenco dei suoi libri:


- 2007 "Cani, camosci, cuculi (e un corvo)" Mondadori
- 2006 "I fantasmi di Pietra" Mondadori
- 2006 "Vajont:quelli del dopo" Piccola Biblioteca O. Mondadori
- 2005 "L'ombra del bastone" Mondadori
- 2005 "Storie del Bosco Antico" Mondadori
- 2004 "Aspro e dolce" Mondadori
- 2003 "Nel legno e nella pietra" Mondadori
- 2002 "La montagna" Ed. Biblioteca dell’Immagine
- 2001 "Gocce di resina" Ed. Biblioteca dell’Immagine
- 1999 "Finchè il cuculo canta" Ed. Biblioteca dell’Immagine
- 1998 "Le voci del Bosco" Ed. Biblioteca dell’Immagine
- 1997 "Il volo della martora" tradotto anche in cinese Vivalda Editori

Ho letto Finchè il cuculo canta e Le voci del Bosco, piccoli racconti che riescono farti sentirti a contatto con la natura. Libri questi da regalare per apprezzare sia questo meraviglioso artista-scrittore, sia la montagna e la natura in sé che ha sempre tanto da insegnarci… e noi purtroppo rimaniamo sempre pessimi studenti.

venerdì 9 novembre 2007

giovedì 8 novembre 2007

... invito...

Invito i lettori del mio blog ad entrare da http://www.feowyn.splinder.com/
e leggere il post del 7 novembre. Contiene informazioni che è bene sapere!

lunedì 5 novembre 2007

Ciao amore, ciao amore, ciao!


Tratto dal libro:

Ciao amore, ciao amore, ciao! Cento modi per dirgli «Ti lascio» Slanka Cécile - Editore Kowalski

- Caro Luigi, come disse quel giorno mio nonno: ‘Esco, vado a caccia!’ Carlotta


- Ecco la lista della spesa: vitello, verdure, gelato, tonno, birra, fazzoletti, birra, fazzoletti, birra, fazzoletti. Addio. Caterina

- Tesoro, la cena è nel microonde più una fetta di torta in frigo. C’è un po’ di vino avanzato da ieri. Ho stirato le camicie per tutta la settimana (visto?) e ho ritirato il tuo vestito dalla lavanderia… Insomma troverai ogni cosa al suo posto. Tranne tua moglie. Nicoletta

- Vincenzo, lascia perdere la faccenda delle chiavi, non ti arrabbiare. Tanto ho cambiato la serratura. Non è nemmeno il caso che torni a prendere i tuoi vestiti, li ho dati ai poveri Quanto al resto ho spedito tutto a tua madre. Dovresti essere contento! Finalmente tornerai dalla donna della tua vita. Ciao ragazzo mio. Emilia

- Fernando, ti lascio la macchina nello stesso stato in cui hai ridotto il mio cuore. Maya

- Caro Ettore, so per esperienza che la cosa più dolorosa quando si viene lasciati è non comprenderne le ragioni. Quindi non ti spiegherò le mie. Matilde

- Caro Davide, visto che mi chiedi continuamente di spezzare la routine… Mirella

- Bravo. Congratulazioni! E dai e dai ce l’hai messa tutta, e con la tua leggendaria tenacia sei riuscito a farti scaricare! Che talento! Agostina

domenica 4 novembre 2007

giovedì 1 novembre 2007

Il sergente nella neve

Il sergente nella neve-Ritorno sul Don
Rigoni Stern Mario - Ed. Einaudi




Ho appena pubblicato il post sul Vajont e puntuale arriva un nuovo monologo. Tratto dal Libro di Rigoni Stern, Paolini con un elemetto in mano, le scarpe nell'altra, fa capire la follia della guerra. La lettura del Sergente regala "qualche giorno di mal di stomaco a qualsiasi età lo leggi" dice l'autore. La forza della parola riesce a far prendere coscienza del significato drammatico della parola guerra.



Il sergente di Paolini più di 1 Mln di ascoltatori

«Non voglio fare il calendario della memoria - ha esordito Paolini - ma non voglio neppure che il teatro di oggi non si possa allestire in strada, finanche in una cava di pietra, per raccontare con il gelo e l’umido che un luogo come quello rimanda all’occhio e nelle ossa, ciò che successe ai soldati italiani; furono oltre 30 mila a morire durante una ritirata fissatasi come una macchia nera sulla cartina della storia italiana. Non so come ho fatto a convincere Campo dall’Orto, ma quando gli ho spiegato il progetto ha subito detto di sì: “Niente interruzioni pubblicitarie per tutta la durata della tua esibizione”».

domenica 28 ottobre 2007

mercoledì 24 ottobre 2007

Il racconto del Vajont


Marco Paolini –Gabriele Vacis
Garzanti

Ti dice niente Vajont? 9 ottobre 1963. Dal monte Toc, dietro la diga del Vajont, si staccano tutti insieme 260 milioni di metri cubi di roccia. Cascano nel lago dietro alla diga e sollevano un’onda di cinquanta milioni di metri cubi. Di questi cinquanta milioni, solo la metà scavalca la diga: solo venticinque milioni di metri cubi d’acqua… Ma è più che sufficiente a spazzare via dalla faccia della terra cinque paesi: Longarone, Pirago, Rivata, Villanova, Faè. Duemila i morti.
La storia della diga del Vajont inizia sette anni prima, si conclude in quattro minuti di apocalisse con l’olocausto di duemila vittime.

Ho visto e rivisto il monologo del fantastico Marco Paolini –
NE CONSIGLIO LA VISIONE - VOTO 10

Non posso lasciare che termini il mese di ottobre senza ricordare questa grande tragedia, rimasta, come altre, senza colpevoli. Paolini invita tutti ad una visita alla diga, e anch’io la consiglio.
Scrive: “Una volta nella vita vai a ficcare i piedi là sopra… prova a fartene una ragione…se hai coraggio parla con qualcuno…e poi leggi i documenti. Quella che hai sotto i piedi è la seconda più grande frana caduta sul pianeta da quanto è apparso l’uomo. La prima in India, la seconda questa.
MA NON E' CADUTA... E' STATA PROVOCATA”!

domenica 21 ottobre 2007

venerdì 19 ottobre 2007

La casta


Così i politici italiani sono diventati intoccabili
Stella G. Antonio; Rizzo Sergio - Rizzoli

Aerei di Stato che volano 37 ore al giorno, pronti al decollo per portare Sua Eccellenza anche a una festa a Parigi. Palazzi parlamentari presi in affitto a peso d'oro da scuderie di cavalli. Finanziamenti pubblici quadruplicati rispetto a quando furono aboliti dal referendum. "Rimborsi" elettorali 180 volte più alti delle spese sostenute. Organici di presidenza nelle regioni più "virtuose" moltiplicati per tredici volte in venti anni. Spese di rappresentanza dei governatori fino a dodici volte più alte di quelle del presidente della Repubblica tedesco. Province che continuano ad aumentare nonostante da decenni siano considerate inutili. Indennità impazzite al punto che il sindaco di un paese aostano di 91 abitanti può guadagnare quanto il collega di una città di 249mila. Candidati "trombati" consolati con 5 buste paga. Presidenti di circoscrizione con l'autoblu. La denuncia di come una certa politica, o meglio la sua caricatura obesa e ingorda, sia diventata una oligarchia insaziabile e abbia allagato l'intera società italiana. Storie stupefacenti, numeri da bancarotta, aneddoti nel reportage di due famosi giornalisti.


VOTO - Tutti hanno dato il massimo del voto

Non ho ancora letto questo libro e quindi riporto fedelmente i commenti lasciati su IBS di alcuni lettori:

gianluca - Prima cosa leggetelo, seconda indignatevi, terza consigliatelo pubblicizzatelo diffondetelo. Il popolo bue deve sapere! Vergogna!
konni konniz@hotmail.com - ottimo libro, alcuni vicende sembrano uscite da un romanzo, ma questa è l'Italia dei poteri... nessuno ci batte in Europa!
Giuseppe - Spiegatemi perchè dargli il titolo di "onorevoli"?? Forse sarebbe meglio dargli un titolo più consono al loro operato?
Massimo - Semplicemente stu-pen-do!!! Da leggere e far leggere a tutti. Grazie a Stella e Rizzo per il gran lavoro svolto. A me é piaciuto soprattutto perché fa nomi e cognomi senza riserve di sinistra, centro, destra: lo schifo non ha colori politici.
Claudio - Noi italiani che ci consideriamo furbi e creativi, ci meritiamo una classe politica... furba e creativa. Ottimo libro, il più interessante che abbia letto insieme a Gomorra di Saviano.
Pietro - Assolutamente sconsigliato a chi soffre d'ulcera!!! invece di studiare o di cercare faticosamente un lavoro questo libro spinge a scendere in campo (campo politico) l'importante è avere poca dignità e tanto pelo sullo stomaco. complimenti agli autori per il coraggio avuto nello scrivere questo libro e tutto quello che guadagneranno sarà meritato.

mercoledì 17 ottobre 2007

lunedì 15 ottobre 2007

Sull'amore...

Ho chiesto alla mia mammina il libro che più l’ha colpita quando era ragazza, e lei non ha esitato un attimo prendendo dallo scaffale più alto un libricino piccolo, sgualcito e ingiallito, non il bel libro da biblioteca, come lo chiamo io, ma una modesta edizione BUR del 1976 di Vittorio Buttafava dal titolo UNA STRETTA DI MANO E VIA
Il libro è particolarmente usato, con tante sottolineature, asterischi e vari segni per indicare l’importanza di specifiche frasi. Aprendolo mi sono imbattuta in questi paragrafi che riporto perché considero attuali più che mai e ve li propongo:

* Vi sono due parole che dominano oggi il mondo: SESSO e AMORE. La confusione tra l’una e l’altra è enorme. Ma vedrete che sarà tutto chiarissimo quando avrete letto queste righe di Nicola Abbagnano: “Il sesso è facile, ma l’amore difficile. Il sesso è sempre disponibile, l’amore bisogna cercarlo e, quel che è più raro, trovarlo. È facile suscitare il desiderio e l’impegno sessuale; è difficile essere amati e conservarsi l’amore. Il sesso si può vendere e comprare, esigere, imporre, concedere, senza che la persona vi sia coinvolta nella sua sostanza; l’amore non è suscettibile a nulla di questo perché è un dono libero. Il sesso si può trovare ad ogni angolo di strada, in ogni ritrovo, in qualsiasi circostanza; l’amore si trova raramente nella vita, spesso una volta, e non è mai lo stesso. Esistono tecniche sessuali che chiunque può imparare e impara rapidamente; la tecnica dell’amore è di un’altra natura perché è quella del rispetto e della comprensione reciproca… Nel sesso manca ogni forma di comunicazione e i due partner possono essere e rimanere totalmente estranei l’uno all’altro; l’amore è la forma di comunicazione più intima e totale di cui l’uomo dispone… C’è da meravigliarsi, stando così le cose, che il sesso prevalga sull’amore? Meraviglia sarebbe se le cose stessero all’opposto, se diamanti e rubini fossero più numerosi di pietre e sassi”.

sabato 13 ottobre 2007

giovedì 11 ottobre 2007

La Settimana Enigmistica

Favoloso periodico per distrarsi e passare diversamente il tempo.


Ma il mio cruccio sono i concorsi. Da quando ho l’età della ragione partecipo praticamente a tutti i concorsi, ebbene sì… anch’io ho una dipendenza!!!
Mando tutte le soluzioni sugli oggettini trovati da quell’antipatico Corvo Parlante; poi mi faccio tutti i problemini proposti a quella biondina della Susy, che se la “tira” sempre…!!! ...
...ma NON HO MAI VINTO NULLA...
...nemmeno una confezione di Olio Carli!!!
Potrebbero mandarmi almeno un premio ad honorem per la costanza… !!!

Mi rassegno nel fatto che non faccio parte della categoria dei “vincenti”, ma mi metto in quella di chi dovrà sempre comprarsi tutto con il “sudore della fronte”.

mercoledì 10 ottobre 2007

lunedì 8 ottobre 2007

Il meglio della cucina di Suor Germana

400 ricette dall'antipasto al dolce - Casa Editrice De Agostini
Questo volume raccoglie il fior fiore dell'immenso patrimonio di ricette di Sr. Germana. Si tratta di ricette per tutte le occasioni, attinte dalla tradizione o create dalla fantasia selezionate sempre tenendo conto della semplicità dell'esecuzione e delle buone norme di economia domestica.


IO LO USO... E TU? VOTO 9

Finalmente un libro che non mi manda in panico quando, dopo aver seguito passo-passo la ricetta, dosato sapientemente tutti gli ingredienti, mescolato con cura… mi trovo l’odioso “q.b.” (quanto basta)!!! Panico! Come si fa a stabilire in un ingrediente “quanto basta”? E se la ricetta non riesce è sicuramente perché hai sbagliato a mettere il “quanto basta”.
Con questo libro invece tutto è perfettamente descritto, e poi le ricette sono tranquille, tutte fattibili, non quelle che devi stare tutta una giornata a prepararle e il giorno dopo a lavare le pentole e i pentolini che hai usato e tutto ciò per ottenere un misero antipastino, antipastino questo che sicuramente è tanto bello nella foto e che sai fin dall’inizio che a te non verrà mai così. E quindi ecco il libro che consiglio, tra i tanti di ricette per chi, come me, in cucina ha proprio bisogno di non inventare nulla.

giovedì 4 ottobre 2007

lunedì 1 ottobre 2007

Timeline


Michael Crichton - Ed. Garzanti
In un mondo in cui le nuove tecnologie sfruttano anche le teorie della fisica quantistica, computer piccoli come un molecola consentono anche agli uomoni di visitare qualunque istante del passato. E' difficile immaginare i rischi di viaggi di questo tipo: gli apprendono a proprie spese un gruppo di storici e archeologi che visitano la Francia del 300 e si trovano catapultati nel ieno della guerra dei Cent'anni, tra assedi, duelli, briganti, soldataglie e dame.
IO L'HO LETTO E TU? VOTO 7 1/2
Ho letto questo libro spinta soprattutto dalla curiosità avendone sentito molto parlare. E' una lettura veloce e semplice di pura fiction. L’argomento mi ha sicuramente intrigato anche se devo dire che l’autore non è riuscito ad essere convincente al cento per cento. Molto bella la prima parte dove viene ben descritto il lavoro d'equipe tra storici e archeologi e bello il lato quasi da romanzo giallo che accompagna la storia. La spiegazione della tecnologia che permette di spostarsi nel passato risulta però un po' noiosa, almeno per me che non mi interesso tanto di queste cose, e inoltre i personaggi rimangono per tutto il romanzo un po’ piatti forse per concedere più spazio all’azione a scapito dello spessore dei personaggi. Senza contare che in un passaggio c'è scritto che il basso medioevo precede l’alto medioevo! Rimane comunque una lettura piacevole con cui rilassarsi. Buona lettura!

sabato 29 settembre 2007

giovedì 27 settembre 2007

Il blog risulta sospeso per...

COMPLEANNO IN CORSO...!!!

domenica 23 settembre 2007

venerdì 21 settembre 2007

Nei boschi eterni


Fred Vargas - Ed. Einaudi
Il fantasma di una monaca del Settecento che sgozzava le sue vittime non fa paura al commissario Adamsberg, ma tutto il resto sì. Da un momento all'altro sprofonda in un mondo che sembra tornato al Medioevo, dove si straziano i cervi dei boschi normanni, si profanano cadaveri di vergini per estrarne misteriose sostanze, e le pozioni magiche assicurano la vita eterna, a costo di orrendi delitti. Mentre un rivale che arriva dal più lontano passato, e che parla in versi, gli vuole rubare tutto. Un puzzle inestricabile, fatto apposta per far smarrire la ragione a chiunque. Ma non a uno "spalatore di nuvole", come Adamsberg. Anche se, ancora più delle altre volte, arrivare alla verità vorrà dire riuscire a strapparsi un pezzo di cuore…

VOI COSA NE PENSATE? VOTO 10

Il più inquietante e noir tra i gialli della misteriosa zooarcheologa medievalista francese che si cela dietro lo pseudonimo di Fred Vargas. Anche in questo romanzo Vargas porta sulla scena il protagonista dei libri precedenti, il commissario Jean-Baptiste Adamsberg del tredicesimo Arrondissement di Parigi: un uomo che ama la lentezza; uno “spalatore di nuvole” dai pensieri aggrovigliati come gli scarabocchi che annota sui fogli; uno che preferisce procedere a zig-zag e aspettare le soluzioni, invece di affannarsi a cercarle. Un intreccio che mette il commissario di fronte a un mondo che sembra tornato al Medioevo. Con una scrittura asciutta e tersa, e un plot avvincente, Vargas conduce il lettore in una Francia esoterica fatta di antiche tradizioni di caccia, di trattati secenteschi sulla vita eterna e di “ombre” che infestano le soffitte. Un romanzo dolente e insieme ironico, ma soprattutto inquietante, in cui ogni elemento ne richiama un altro in una catena misteriosa di suggestioni e di echi in cui nulla smarrisce mai la propria ragione d’essere.

martedì 18 settembre 2007

domenica 16 settembre 2007

Jane Eyre


Charlotte Bronte - Ed. Oscar Mondadori
Sia per la struttura testuale, sia per la vivacità e lo spessore psicologico dei personaggi, Jane Eyre è unanimemente considerato il capolavoro di Charlotte Bronte. In esso tutti gli eventi e i comportamenti dei personaggi sono in funzione delle svolte psicologiche della protagonista, e quindi per la riconosciuta valenza autobiografica della stessa autrice. Rilevanti nel romanzo sono l’immediatezza della narrazione e la capacità di suscitare una curiosità costante, a tratti morbosa per la sensualità sottile che pervade e sue pagine. Mai nella narrativa inglese una donna aveva manifestato e scritto apertamente del desiderio per un uomo Jane-Charlotte racconta invece il suo amore per un uomo sposato e non ha vergogna di ammetterlo nel suo diario personale.
IO L'HO LETTO E TU? VOTO 10

Il libro è ricco di emozioni, una storia d’amore fatta di piccole parole, di sentimenti nascosti e sofferti, di dolore e passione. Il libro ci porta a conoscere la storia di Jane e di come e dove cresce fino ad arrivare all’incontro quasi casuale con il signor Rochester. Una casualità che cambierà la sua vita in una donazione del suo essere descritta con una delicatezza e intensità da portarti a vivere con la protagonista i suoi sentimenti più intimi e profondi. L’amore vero, quello che non si consuma in un attimo, ma cresce dentro fino a portarti a scelte di grande sofferenza.

sabato 15 settembre 2007

giovedì 13 settembre 2007

continua... Come un romanzo



continuo il post del 6 settmbre
I 10 DIRITTI DEL LETTORE

3) Il diritto di non finire un libro
“Ci sono mille ragioni per abbandonare un romanzo prima della fine: la sensazione del già letto, una storia che non ci prende, il nostro totale dissenso rispetto alla tesi dell’autore, uno stile che ci fa venire la pelle d’oca o viceversa un’assenza di stile non compensata da alcuna ragione per proseguire oltre. Inutile enumerare le 995 altre ragioni, fra le quali si debbono tuttavia annoverare la carie dentale, le angherie del capoufficio o un terremoto del cuore che ci paralizza la mente. Il libro ci cade dalle mani? Lasciamo che cada…”.

4) Il diritto di rileggere
“…«Ancora, ancora», diceva il bambino che eravamo un tempo. Le nostre riletture di adulti nascono dallo steso desiderio: incantarci di una permanenza e trovarla ogni volta così ricca di nuovi incanti”.

5) Il diritto di leggere qualsiasi cosa
“…Per un certo periodo leggiamo, insieme, buoni e cattivi romanzi. Così come non rinunciamo dall’oggi al domani alle nostre letture infantili. Tutto si confonde. Usciamo da Guerra e Pace per rituffarci nella Biblioteca dei ragazzi. Passiamo dalla collezione Harmony (storie di bei dottori e lodevoli infermiere) a Boris Pasternak e al suo Dottor Zivago – un bel dottore, anche lui, e Lara, un’infermiera oh, quanto lodevole!...”.

6) Il diritto al bovarismo (malattia testualmente contagiosa)
“È questo, a grandi linee, il “bovarismo”, la soddisfazione immediata ed esclusiva delle nostre sensazioni: l’immaginazione che si dilata, i nervi che vibrano, il cuore che si accende, l’adrenalina che sprizza, l’identificazione che diventa totale e il cervello che prende (momentaneamente) le lucciole del quotidiano per lanterne dell’universo romanzesco…è il nostro primo stato di lettori.
…Da ciò la necessità di ricordare le nostre prime emozioni di lettori, e di alzare un piccolo altare alle nostre letture di un tempo, comprese le più “stupide”, che svolgono il ruolo inestimabile di commuoverci di ciò che fummo ridendo di quel che ci commuoveva…”.

continua...

mercoledì 12 settembre 2007

lunedì 10 settembre 2007

Parlando di gioventù: chi l'ha detto?

Oggi il padre teme i figli. I figli si credono uguali al padre e non hanno né rispetto né stima per i genitori. Ciò che essi vogliono è essere liberi. Il professore ha paura degli allievi, gli allievi insultano i professori; i giovani esigono immediatamente il posto degli anziani; gli anziani, per non apparire retrogradi o dispotici, acconsentono a tale cedimento…”.
La nostra gioventù ama il lusso, è maleducata, se ne infischia dell’autorità e non ha nessun rispetto per gli anziani. I ragazzi d’oggi sono tiranni. Non si alzano in piedi quando un anziano entra in un ambiente, rispondono male ai loro genitori…”
Non ho più speranza alcuna per l’avvenire del nostro Paese, se la gioventù d’oggi prenderà domani il comando, perché è una gioventù senza ritegno e pericolosa”
Il nostro mondo ha raggiunto uno stadio critico. I ragazzi non ascoltano più i loro genitori. La fine del mondo non può essere lontana”
Questa gioventù è guasta fino in fondo al cuore. Non sarà mai come quella di una volta. Quella di oggi non sarà capace di conservare la nostra cultura”

La prima citazione è tolta dal libro VIII de “La Repubblica” di Platone vissuto dal 428 al 347 prima di Cristo.
La seconda è di Socrate che visse dal 469 al 399 prima di Cristo
La terza è di Esiodo, vissuto 720 anni prima di Cristo
La quarta è di un sacerdote egizio che viveva 2000 anni prima di Cristo.
La quinta è stata scoperta recentemente in una cava di argilla tra le rovine di Babilonia, ed avrebbe più di 3000 anni...

Ciascuno di noi ha "materiale" su cui riflettere...!!!